lunedì 27 aprile 2009

Intesa raggiunta

Purtroppo non ho potuto aggiornare il blog negli ultimi due giorni, altrimenti sarei stato felice di comunicare tempestivamente l'accordo raggiunto tra noi del PDL e Vito Agresti per correre insieme alle elezioni comunali del 6 e 7 giugno.
Credo che abbiamo trovato un ottimo punto d'equilibrio tra le istanze in campo: La nostra sarà una lista di coalizione nel cui simbolo campeggeranno i loghi del PDL e di Uniti per Rotondella, con l'auspicio di concludere l'accordo anche coi Popolari Uniti.
Finalmente la politica dei partiti si riappropria delle proprie funzioni. Avremo la possibilità, noi del PDL, di lavorare in gruppo per il bene del paese e di abbandonare l'idea di essere tanti "cani sciolti" senza appartenenza. D'ora in avanti i consiglieri eletti dovranno dar conto agli elettori e al proprio partito. Sono sicuro che l'azione amministrativa ne gioverà se il partito e il Sindaco lavoreranno nel segno della lealtà e della fedeltà agli impegni presi.
Naturalmente mi sento responsabile di queste scelte, essendo stato io stesso un convinto promotore e sostenitore di un accordo che andasse in questo senso.
Ora non ci resta che lavorare per presentare una lista di candidati che, oltre otre ad avere forza elettorale, siano rappresentativi delle varie anime della società Rotondellese e dimostrino adeguatezza a governare il nostro Comune.
Ringrazio quanti in questi giorni hanno fatto il mio nome come candidato Sindaco. Non mi sarei certo tirato indietro e avrei capeggiato la lista del Pdl qualora le nostre istanze non fossero state accolte. Ma per fortuna l'accordo c'è stato e davanti alla ricandidatura del Sindaco uscente, con una lista politica e non civica, ho fatto volentieri un passo indietro.
Come scrive il Manzoni nel "5 maggio": "ai posteri l'ardua sentenza".

venerdì 24 aprile 2009


A Rotondella spunta il terzo nome. E' Giuseppe Lippo

L'ex presidente di An sarebbe appoggiato dal Comitato per la Ripartenza Rotondellese

ROTONDELLA – Il Comitato per la Ripartenza Rotondellese torna a scuotere il quadro delle alleanze elettorali. E lo fa con una doppia mossa sorprendente: la disponibilità ad entrare “in massa” nel Pdl e la disponibilità ad appoggiare una lista politica e un candidato sindaco di quel partito, l’ex presidente del circolo di An Giuseppe Lippo.
La nuova strategia mette in forse lo scenario che a molti appariva scontato, quasi identico a quello delle elezioni del 2004: Vincenzo Francomano a capo di una coalizione politica di centrosinistra, Vito Agresti a capo di una civica con bacino elettorale più spostato a destra.
Adesso il progetto di Agresti, mai condiviso da tutti nel centrodestra, è per la prima volta messo in discussione da una concreta strategia politica. E soprattutto dalla proposta, per la prima volta dall’inizio delle consultazioni, di un nuovo nome per la candidatura alla carica di primo cittadino.
Giuseppe Lippo, presidente provinciale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio ed ex membro del direttivo provinciale di An, ha confermato al Quotidiano la propria disponibilità: “E’ un’ipotesi interessante – ha spiegato – che va nella direzione da me auspicata per la costituzione di una lista politica e non civica. Anche per questa ragione la mia candidatura è soggetta a tre precise condizioni: l’appoggio esplicito e ufficiale del partito a livello extraterritoriale; l’utilità della nuova lista a unire e non a spaccare il centrodestra; l’appoggio di alcuni consiglieri della mia area politica che fanno parte oggi dell’amministrazione Agresti (Francesco Dilorenzo, Giovanni Gentile e Rudy Marranchelli, ndr.) e potrebbero garantire la necessaria esperienza amministrativa”. Il potenziale candidato ci tiene però a una precisazione: “Chiarisco che la mia è una disponibilità. Se qualcun altro vuole proporsi con lo stesso obiettivo di aggregazione del centrodestra sotto un simbolo politico, io sono disposto anche a mettermi da parte e ad appoggiare il progetto”.
Sul nome di Lippo, inoltre, potrebbe arrivare anche la convergenza del gruppo dei Popolari Uniti, con cui è in atto da qualche giorno un positivo dialogo.
Comunque, per la conferma di tutto, bisognerà attendere l’approvazione ufficiale del direttivo provinciale del Pdl, che dovrebbe esprimersi nella giornata di oggi sulla strategia elettorale proposta dal Comitato. Cosa farà Lippo se il Pdl dirà di no alla proposta e propenderà per un sostegno alla civica di Agresti? “ Mi impegnerò per sostenere Labriola e il Pdl per le provinciali. Ma nessuno mi chieda di appoggiare una civica a Rotondella: non lo farò”. Cosa farà, invece, il Comitato per la Ripartenza Rotondellese, in caso di risposta negativa? “Dobbiamo valutare tra diverse soluzioni – spiegano dal direttivo - comunque sia, entro questo fine settimana prenderemo la decisione definitiva”.
Lo stesso comitato, intanto, è già attivo con una serie di iniziative per il territorio. L’ultima, in ordine di tempo, è l’istanza fatta all’Api sui nuovi bandi di gara indetti da Sogin per lo smantellamento del centro Itrec della Trisaia. Una richiesta prontamente accolta da Franco Stella, presidente dell’Api, che si è subito attivato per chiedere un incontro a Sogin al fine di “conoscere il programma degli appalti – si legge in una nota di Stella – e consentire alle imprese locali l’attivazione delle procedure di qualificazione per i lavori, le forniture e i servizi di competenza di ciascuna di esse”.
Pino Suriano – www.ilquotidianodellabasilicata.it

martedì 7 aprile 2009

terremoto in abruzzo

Davanti a quello che è successo in Abruzo, una terra per molti versi molto simile alla nostra Lucania, non rimane altro che esprimere e dimostrare la più grande solidarietà possibile. Verrà il tempo delle polemiche e della ricerca delle responsabilità della presunta scarsa prevenzione. Ma ora è il tempo di stringerci attorno ai nostri fratelli abruzzesi, magari partecipando alle varie raccolte fondi.
In questi due giorni ho cercato di ricordare le persone abruzzesi da me conosciute e ho cercato di rintracciarle. Tra loro ricordo un signore Aquilano di una certa età da me incontrato in un viaggio a Barcellona. L'ho contattato e mi ha aperto il cuore saperlo sano e salvo, anche se il vivo racconto di ciò che sta succedendo è struggente e devastante.
Vi consiglio di fare lo stesso con i vostri conoscenti di quella martoriata terra.
Può sembrare poco ma sentire una voce amica che si preoccupa di te nel momento del dolore è un conforto incommensurabile.

mercoledì 1 aprile 2009

...e in consiglio comunale succede l'inevitabile

Quel che è successo ieri in consiglio comunale ( il Sindaco è andato sotto su una mozione proposta a sorpresa da un suo assessore "free lance") è gravissimo ma avvalora, qualora ve ne fosse ancora bisogno, la mia tesi secondo cui i partiti devono avere un ruolo primario all'interno delle amministrazioni. Sono persuaso del fatto che, se vi fosse stata la guida, il coordinamento e la "copertura" di un partito, ieri sera la storia sarebbe stata diversa. In una civica incolore, o pluricolore, fatta di tanti soggetti che rispondono solo a se stessi, alle loro convenienze e al loro orticello, ognuno agisce come vuole e il Sindaco stesso è solo, nudo e in preda a ricatti, imboscate e coupe de teatre. Se qualcuno vuole perseverare su questa strada se ne assume la responsabilità.
Per quanto riguarda, invece, il merito della questione, ovvero la famigerata municipalizzata, io confesso un'avversione in parte ideologica e in parte pratica.
La prima origina dalla mia formazione che mi porta a considerare la "sussidiarietà" come base primaria di una società liberale e liberista. Il principio di sussidiarietà afferma, in soldoni, che il pubbllico (stato o enti locali) deve intervenire solo dove il privato (l'impresa) non è in grado di operare o non ha interesse ad investire, magari per servizi ove non vi sia ritorno economico. Fatti naturalmente salvi alcuni settori quali la sanità, l'istruzione, la sicurezza in cui la presenza dello stato è fondamentale. Si ricorre quindi alla costituzione di una municipalizzata per la gestione della raccolta dei rifiuti e per attività di manutenzione solo se le imprese private non sono interessate, e questo mi sembra impossibile, o se esse non sono in grado di svolgere il servizio, e questo lo ritengo offensivo per tante aziende che operano in questi settori.
La valutazione pratica prende origine dalla constatazione che le municipalizzate sono state quasi dappertutto un fallimento, uno sperpero di denaro pubblico, un parcheggio per cosiddetti manager che la politica ha esigenza di "sistemare" nei consigli di amministrazione e un ricettacolo di clientele.
Il problema degli LSU va risolto perchè non si possono lasciare delle famiglie senza stipendio ma bisogna cercare altri sbocchi.